Il Ciclo di Deming, dalla scienza all’azienda, è utilizzato nella continua ricerca della qualità e della perfezione, obiettivo principale per migliorare i processi aziendali. Maggiore è la produttività, più alti saranno i profitti.

Vediamo cos’è, come si applica in impresa e quali vantaggi può portare all’intera organizzazione aziendale attraverso un esempio concreto.

Ciclo di Deming: da dove nasce?

La continua ricerca del miglioramento e della qualità è una costante in ogni ambito della quotidianità. Pensiamo al miglioramento della qualità della vita, magari cambiando modo di mangiare, o spostandosi in una città diversa per avere maggiori opportunità.

Se questa ricerca la poniamo all’impresa, il continuo miglioramento fa riferimento al progresso del processo organizzativo, ma soprattutto produttivo, con lo scopo di aumentare la produzione in maniera efficiente e senza sprechi.

Nato più di 60 anni fa da W. Edwards Deming, il Ciclo di Deming o ruota di Deming, è la metodologia chiave per monitorare e migliorare i processi aziendali.
Fu implementato per la prima volta in Giappone, dove nel tempo è stato trasformato e migliorato per essere più efficiente.

Gli elementi sui quali Deming ha basato il suo lavoro sono essenzialmente 2:
In primis, essere capace di metterlo in atto per il miglioramento continuo della qualità. In secondo luogo, ridurre i difetti, che è la conseguenza del primo elemento.

Ciclo di Deming: Pianificazione

Il ciclo di Deming si divide in 4 fasi:

P – Plan: pianificazione;
D – Do: esecuzione;
C – Check: test e controllo;
A – Act: azione.

Partiamo dalla prima fase della ruota di Deming: la pianificazione.
In questa fase, Deming afferma che ogni impresa deve pianificare per stabilire quali sono i risultati che intende ottenere.

Lo scopo, qui, è quello di analizzare nei processi e nel prodotto quali siano i fattori che non vanno e come li si può migliorare. Quindi, è fondamentale:

  • capire quali sono i cambiamenti che possono essere apportati per risolvere il problema riscontrato;
  • stabilire come, operativamente, questo miglioramento può essere raggiunto.

Ciclo di Deming: Esecuzione

Nella fase di esecuzione, invece di effettuare un cambiamento repentino e totale, viene effettuato un test su un determinato ambito. Si monitora il cambiamento, si leggono i risultati e, nel caso in cui sia necessario, si procede al cambiamento generale.

Di base, i cambiamenti devono essere fatti lentamente per evitare di commettere altri errori, o che tale modifica non porti i benefici sperati (dopo ti renderai conto di cosa stiamo parlando).

Questa fase, per Deming, è paragonabile ad un esperimento scientifico, perché attraverso l’utilizzo di studi, facilmente misurabili, ci consente di capire meglio i dati ricevuti per migliorare l’output e come è stato possibile farlo.

Ciclo di Deming: Test e controllo

Come dice il nome stesso, in questa fase, si effettuano i test e si controllano tutti i risultati ottenuti. Qui, è necessario porsi queste domande:

  • i risultati rispettano le previsioni?
  • se non li rispettano, perché differiscono?

Da qui capiamo cosa ha funzionato realmente e cosa no, ma soprattutto dobbiamo scoprire il perché del non funzionamento.

Ciclo di Deming: Azione

Capito il perché, passiamo all’attuazione delle modifiche in maniera definita. Il progetto in atto, prende forma e viene attuato. Ora sappiamo che per raggiungere il risultato X dobbiamo agire in un determinato modo che, eventualmente, può essere applicato anche in altri contesti aziendali.

Esempio di Ciclo di Deming

Studiata la teoria, andiamo ora alla pratica e facciamo un esempio di Ciclo di Deming applicato all’azienda. Nel caso di specie, immaginiamo un’impresa che produce borse.

Visto che si parla di miglioramento continuo, l’azienda in questione, che si occupa di pelletteria, decide di integrare la produzione di valigie per aumentare i profitti. Durante il processo produttivo si nota che la lavorazione del pellame, o di altri materiali innovativi e tech, così come l’assemblamento, avvengono in maniera lineare.

L’unico rallentamento viene constatato nell’affissione delle rotelle.

Attraverso la ruota di Deming (fase Plan), si nota che la progettazione delle ruote, fatte all’interno della stessa fabbrica, rallenta la produzione tutta. Il macchinario è infatti difettoso.
L’azienda, decide così di intervenire per arginare quanto meno il problema. Decide così, per evitare inutili sprechi, che venga comprato nuovamente quel macchinario per testarne l’efficacia e capire se la produzione migliora o meno.

Comprato il macchinario, viene testato (fase Do) e controllato, insieme alle macchine già in azienda, per verificare se vale la pena investire o meno nell’acquisto di altro.

Tuttavia, nella fase di controllo (fase Check), si nota che nulla è cambiato in termini di velocità: i dipendenti sono talmente abituati con i vecchi macchinari. Nonostante il funzionamento più efficiente rispetto a prima, la produzione rimane sempre stabile. In più, le nuove rotelle, seppur perfette, non è facile inserirle nelle valigie.

Quindi nell’ultimo step (fase Act) si decide di sostituire tutti i macchinari e illustrare, prima che vengano utilizzati, le istruzioni, così da farle funzionare nel migliore dei modi evitando di buttare rotelle fatte male e, allo stesso tempo, inserite malamente nelle valigie.

L’azienda, così facendo, migliora gli standard sia qualitativi che produttivi.

Ma tutto ciò basta?

Dunque, in un mercato complesso e in continua evoluzione, un’impresa necessita di un piano strategico per perseguire gli obiettivi di medio e lungo periodo. Fatto questo, deve poi avere il pieno controllo dei numeri della propria azienda per verificare se, quanto stabilito, in termini di guadagno, sia stato raggiunto o meno.

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