
L’analisi della struttura dei costi e dei ricavi è un’operazione fondamentale per gestire la crisi di liquidità aziendale ed evitare di sperperare denaro vitale per superare l’emergenza ed evitare di fallire.
Sapere dove intervenire, senza farsi prendere dal panico e fare scelte affrettate, è molto importante per la sopravvivenza dell’impresa. Ogni minimo errore, in queste situazioni, può risultare fatale.
Solo il 55% è in grado di affrontare la crisi di liquidità aziendale
Quello che le aziende devono affrontare in questi giorni, probabilmente, non l’avevano mai immaginato. Le difficoltà che devono fronteggiare vanno dalla gestione delle risorse umane fino ad arrivare alla gestione dei clienti o magari ancora dei fornitori.
La difficoltà che, però, potrebbe mettere in discussione la sopravvivenza di molte imprese è la mancanza di liquidità. L’impatto sulle PMI italiane sarà enorme.
Secondo l’analisi condotta da CRIF Ratings su un campione di 84.000 aziende (società di capitali italiane con un fatturato compreso tra 2 e 50 milioni di Euro) solo il 55% presenta disponibilità di cassa pari o superiori al debito finanziario in scadenza nel corso dei successivi 12 mesi.
Queste aziende, qualora la diffusione del Coronavirus rimanga di natura temporanea e non continui a dispiegare i propri effetti negativi sul tessuto economico, sarebbero in grado di affrontare l’emergenza.
E questo perché, negli anni, hanno mantenuto una costante ed efficiente gestione della liquidità per evitare di sperperare e prepararsi ad eventuali periodi di tensione.
Il restante del campione analizzato, invece, non naviga in buone acque:
- il 37% delle aziende ha già una situazione finanziaria compromessa;
- il 7% non ha alcun margine di manovra e, senza alcun aiuto, è destinato a fallire.
Senza l’aiuto dello Stato, ad esempio attraverso finanziamenti, probabilmente le aziende facenti parte delle due ultime percentuali sono destinate a fallire. A differenza delle altre, alle cause dovute alla crisi, si affianca una mala gestione della liquidità.
Non agire d’istinto, pianifica entrate e uscite
Chi fa impresa, sa che fare l’imprenditore è un mestiere che, seppur bello, è molto delicato, e i rischi sono sempre dietro l’angolo. In questi casi è fondamentale non agire d’istinto:
- questi sono i giorni in cui è fondamentale prendere decisioni con accuratezza e dettate dai numeri aziendali.
Nonostante tutto, non è il momento di abbattersi. La crisi non può durare per sempre: prima o poi deve finire.
Se il problema è mancanza di liquidità tagliare i costi in maniera superflua è una pratica errata. In questi casi, ogni azienda tenta di ridurre i costi per poter risparmiare il più possibile ma prima di farlo deve analizzarli.
Ora più che mai è necessario identificare quali sono i costi necessari per portare avanti l’attività e quali, invece, durante una crisi, possono essere eliminati perché considerati superflui.
È fondamentale avere un controllo maniacale del Cash flow (flusso di cassa) che misura gli incassi e i pagamenti complessivi. E per fare questo bisogna:
- prima sapere quanti soldi hai in cassa, in banca, quanto devi incassare e cosa devi pagare;
- poi capire e stabilire i tempi di incasso e pagamento per evitare di rimanere senza liquidità.
Se hai un pieno controllo della cassa eviti di sperperare denaro cruciale per affrontare i prossimi mesi. Non solo, ti permette anche di quantificare quanto denaro è necessario per portare avanti l’attività prima di finire nel baratro o se devi far fronte ad un finanziamento esterno.
Insomma, oggi più che mai, è fondamentale una gestione della liquidità generata dalla propria impresa. Guardare in numeri dell’azienda era necessario prima, è fondamentale ora, e soprattutto in futuro, per evitare di giungere ad una situazione di non ritorno denominata dissesto.
Tieni costantemente sotto controllo i numeri della tua azienda, il fatturato, il margine, l’EBITDA, lo stato di avanzamento delle spese, i flussi di cassa futuri, le tasse da pagare.
Tieni nelle tue mani il timone dell’azienda.