riclassificazione conto economico

La riclassificazione del Conto Economico è una procedura utilizzata per ottenere informazioni utili a individuare le componenti positive e negative di reddito, in relazione all’area gestionale di appartenenza.

Ma perché devi riclassificare il Conto Economico? Perché devi andare oltre l’analisi dei costi e ricavi? E a cosa ti servono quelle informazioni aggiuntive?

 

Riclassificazione Conto Economico: tradurlo per leggerlo meglio

Il Conto Economico Riclassificato rappresenta la bussola: lo strumento più semplice, ma anche quello più importante, per avere informazioni specifiche sull’andamento dell’azienda.

Leggi anche: Conto Economico: l’importanza di saperlo leggere per controllare l’andamento aziendale

La riclassificazione del Conto Economico è una sorta di “traduzione” che aggira i tecnicismi tipici della contabilità e riordina i numeri in maniera diversa, in modo tale che i valori necessari all’imprenditore per gestire la sua azienda, siano immediatamente comprensibili e posti in evidenza.

Per la riclassificazione del Conto Economico puoi utilizzare 3 modelli:

  • margine di contribuzione: suddividi i costi operativi tra quelli di produzione e produttivi;
  • costo del venduto: suddividi costi operativi tra diretti e indiretti;
  • valore aggiunto: suddividi i costi operativi tra quelli relativi alle risorse esterne e alle risorse interne.

La scelta, dell’uno o dell’altro modello, dipende dal tipo di informazioni che intendi ricavare dalla lettura del Conto Economico.

 

Come avviene la traduzione del Conto Economico?

Nello specifico, attraverso la procedura di riclassificazione, i costi vengono suddivisi in Costi Di Produzione e Costi Produttivi, in funzione del loro legame con i ricavi. Per intenderci quelli:

  • di produzione, costi direttamente proporzionali ai ricavi (necessari per produrre un prodotto durante l’anno);
  • produttivi, costi di struttura che non sono proporzionali ai ricavi (ma da sostenere per operare, a prescindere dai ricavi).

Se fai la sottrazione tra il totale dei Ricavi e i Costi Di Produzione ottieni il Margine di Contribuzione, ovvero quell’indicatore che mostra il margine conseguito sul venduto.

Leggi anche: Margine di contribuzione: definizione e calcolo

È un parametro fondamentale perché permette prima di tutto di calcolare di conseguenza il Break Event Point (Punto di Pareggio), cioè il fatturato minimo necessario a coprire i costi fissi (Costi Produttivi).

Leggi anche: Break even point: cos’è e come si calcola?

Ora che sai anche questo, sottraendo al Margine di Contribuzione i Costi Produttivi, ottieni l’EBITDA (Earnings Before Interest Taxes Deprezation and Amortization).

Leggi anche: EBITDA: cos’è, come calcolarlo e perché è importante per l’azienda

Tradotto in italiano, rappresenta il reddito prodotto dall’azienda prima del costo del denaro, delle imposte, delle componenti straordinarie, delle svalutazioni e degli ammortamenti. Per dirlo in parole più semplici, la ricchezza che produce la tua azienda.

Conoscere il tuo EBITDA è la chiave per capire se stai producendo ricchezza oppure no, se stai guadagnando, quanto pagherai di imposte e quanto varrebbe la tua azienda qualora tu decidessi di venderla.

L’EBITDA è forse l’indicatore più importante, se si parla dei numeri dell’azienda.

 

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Se non traduci ecco cosa ti perdi…

Riclassificare il Conto Economico ti permette di avere uno strumento fondamentale per migliorare l’andamento della tua azienda. Purtroppo, molti imprenditori non capiscono l’importanza di questa pratica, ignari delle numerose opportunità di crescita che vanno a perdere.

Grazie al Conto Economico Riclassificato, difatti, puoi capire cosa funziona e cosa invece non funziona. Sapendo questo, puoi intervenire per attuare le strategie più idonee per il raggiungimento degli obiettivi aziendali che ti sei prefissato.

Leggi anche: Obiettivi aziendali, non basta identificarli: come monitorarli?

Spesso quest’analisi mette alla luce delle pecche, come la perdita di marginalità che, senza la riclassificazione, non saresti in grado di interpretare.

La riclassificazione del Conto Economico offre innumerevoli vantaggi che non tutti sanno o ignorano:

  • Facilitare la comprensione dei dati in base alla finalità scelta (funzionale, gestionale, finanziaria).
  • Evidenziare parametri e grandezze maggiormente indicative dell’andamento gestionale (il reddito operativo, il valore aggiunto).
  • Separare costi e ricavi operativi da quelli finanziari e straordinari per una rapida comprensione delle problematiche (e quindi riconducibili ad una specifica gestione).
  • Rendere omogenei i dati per confrontarli nel tempo.
  • Isolare elementi poco utili per la gestione.

È, dunque, di vitale importanza, ad esempio, per analizzare nuovi investimenti, e per applicare il Controllo di Gestione in azienda, ovvero lo strumento operativo per guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione.

 

Se fino ad oggi ti sei mosso alla cieca, da oggi non più!

La riclassificazione del Conto Economico, se per le grandi multinazionali ormai è una prassi, per la maggior parte delle piccole imprese, ancora no! Eppure, se traduci il Conto Economico, ti si aprirà un mondo, perché avrai una visione chiara e concreta dell’andamento della tua azienda.

Se pensi di usare il bilancio, e nello specifico il Conto Economico, come un semplice documento che serve a dare una valutazione dell’utile aziendale o per comparare i costi dell’anno corrente con quelli dell’anno precedente, sbagli!

Errore che si ripercuote anche quando non si analizzano i costi. Saper distinguere e classificare i costi è una pratica fondamentale della riclassificazione ma soprattutto del controllo di gestione.

Leggi anche: Crescita aziendale: perché il Controllo di Gestione è fondamentale?

Attenzione, però!

La riclassificazione del Conto Economico non è obbligatoria. Ma se fino ad ora ti sei mosso alla cieca e ti è andata bene, non è detto che la stessa cosa succederà in futuro. E se questa pratica ti sembra difficile da attuare, niente paura, ci pensa XribaBooks.

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